E-ROCK TEAM: PAROLA AGLI ATLETI | Claudio Boschini

E-ROCK TEAM: PAROLA AGLI ATLETI | Claudio Boschini

 

CLAUDIO BOSCHINI: COACH E ATLETA, DUE IN UNO.

A volte ci vuole tempo per maturare le proprie passioni: lo dimostra la parabola di Claudio Boschini, classe 1974, impiegato commerciale che ha fatto della propria passione per lo sport un lavoro. Oggi, dopo 15 anni di esperienza come runner e 8 da triatleta, oltre ai corsi specifici di Preparatore Atletico, Personal trainer, ed Esperto Biomeccanico, Claudio fa il preparatore atletico con oltre 50 atleti seguiti. E continua ad allenarsi per i prossimi obiettivi, da qualche anno orientati al Triathlon.

Da giovane era molto pigro, stava tutto il giorno sul divano e non faceva nessun tipo di sport. Ha iniziato ad andare in bici a a 24 anni (ora ne ha 48) con circa tre uscite a settimana e da lì ha iniziato a partecipare anche a qualche granfondo. Successivamente, avendo iniziato a lavorare, Claudio non aveva più il tempo per andare in bici così nel 2005 ha iniziato amatorialmente a correre.

«Nel 2010 ho corso la mia prima maratona, a Firenze, la ricordo ancora benissimo: dopo il 35° chilometro ero in crisi, sconvolto e stanchissimo, ma l’emozione di quando ho superato il traguardo è stata davvero indescrivibile ed unica, non penso riuscirò mai a scordarla». Per Claudio la maratona è così bella ed emozionante che ad oggi ne ha corse 18 e tutt’ora prova una forte emozione ogni volta che supera il traguardo.

Ma le soddisfazioni, si sa, sono una spinta a migliorarsi per provare ad andare oltre i propri limiti. Cosa è accaduto dopo quella prima emozionante esperienza lo racconta lui stesso: «Dopo la maratona di Firenze ho iniziato a farmi seguire da un grande allenatore, Sergio Chiesa, e in quattro anni ho migliorato il mio tempo personale in questo tipo di gare passando da 3:20’ a scendere sotto le tre ore per un solo minuto, che è tutt’ora il mio miglior tempo». Come si è avvicinato agli altri sport che oggi pratica è un normale e naturale processo di sviluppo della sua anima endurance. Inizia a fare cross training, allenandosi su strada per evitare infortuni, per poi riprendere ad andare in bici e, qui lui stesso si stupisce: «ho addirittura imparato a nuotare!!». In pochi anni, nel 2014 partecipa a gare di duathlon e da lì, la strada per il triathlon era ormai spianata. E la domanda sulle gare più importanti portate a casa fino ad oggi è d’uopo: «Sicuramente l’Elbaman Ironman Extreme nel triathlon, e la maratona sotto le tre ore alla Turin Marathon 2013».

Come sia nata l’idea di fare della sua passione un lavoro, e di mettere la sua esperienza al servizio degli altri come personal trainer e allenatore, è interessante per descrivere il profilo di Claudio. Dopo un periodo di allenamenti intensi, amici e conoscenti iniziarono a chiedergli consigli per migliorare le proprie performance e così, piano piano, si è fatta strada l’idea di studiare e partecipare a vari percorsi formativi come il Corso di Preparatore Atletico, il Corso di Personal Trainer, e infine il Corso di Esperto Biomeccanico, una parte a cui è molto interessato e che ritiene fondamentale per raggiungere determinati risultati.

Ma quando è scattato il meccanismo, Claudio lo ricostruisce molto bene: «Poi un giorno ho messo un annuncio su Subito.it per offrirmi come allenatore e preparatore atletico e da lì, un po' anche inaspettatamente, ho iniziato ad allenare». Semplice no? Ora allena 50 ragazzi, tutti allievi che si preparano per gareggiare sulle lunghe distanze, dai 40 ai 120 chilometri. Anche i coach hanno il proprio palmares. «Ho avuto anche l’onore di allenare un emblema della corsa in montagna, Marta Tresoldi, che ho aiutato a preparare la Lavaredo Ultra Trail da 120 km e che ovviamente ha concluso con successo».

E arriviamo nel 2017, quando nasce l’amicizia con e-Rock Team, conosciuto grazie al triathlon e ad amicizie della community di faticatori bergamaschi. «Mi sono unito a al team perché lo vedo come un gruppo di amici che condividono una passione comune, insieme facciamo riunioni ed incontri: sono un gruppo di amici oltre che di atleti». Una società straordinaria con la quale condivide parecchi di valori.

Ma Claudio si sente più atleta o più allenatore? Come riesce a conciliare queste passioni così simili ma diverse per impegno e tempo da dedicarvi? «Io mi sento più atleta che allenatore. Allenare rispetto che allenarsi è molto diverso, non mi alleno mai con i miei atleti: ad esempio quando loro corrono io li seguo in bici, invece il martedì mattina tengo un corso di forza al Pala-Grassobio. I miei allenamenti invece li faccio la mattina presto, in pausa pranzo o la sera». Anche lui, come molti di noi, deve fare sacrifici per tutto quello che ha, ma come al solito si fanno faccio volentieri perché è la passione che guida.

E poi qualche idea in testa. L’obiettivo di Claudio come coach è aprire uno spazio per allenamenti indoor «ma non una palestra come le tante che ci sono in giro, qualcosa di diverso».  Mentre l’obiettivo da atleta è continuare a correre e gareggiare in paesaggi stupendi partecipando ad alcuni degli Ironman più duri del mondo: «Quest’anno vorrei partecipare alla Eagleman Extreme Ironman nel Parco Nazionale del Gran Sasso il 23 luglio 2022 e mi preparerò anche per partecipare ad una maratona durante il periodo invernale». E a tavola non segue diete specifiche ma è seguito da un nutrizionista: «Mangio un po' di tutto mantenendo una dieta varia ed equilibrata». Terminiamo la chiacchierata mentre Claudio chiude la zip della borsa degli allenamenti da cui spunta un capo Rock Experience: «Sicuramente il mio capo preferito è il pantaloncino NANNAZ da trail running con la grafica giapponese della carpa che io uso per la corsa su strada: comodo, traspirante e ben visibile». Buoni allenamento coach Claudio.

 



  • Ezio Assi

    Ciao Claudio spero che tutto ciò possa farti sentire realizzato (non arrivato), poiché ci deve sempre essere la voglia di migliore.


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